lunedì 1 settembre 2014

La mia palestra mi ha venduto



(Ti rechi in palestra e scopri che entro poco tempo cesserà l’attività, tu hai pagato l’abbonamento annuale che scade nel 2015 e ti trovi ceduto a nuova gestione)


Il contratto di abbonamento (o contratto di somministrazione), è il contratto con il quale una parte (fornitore) si obbliga, verso corrispettivo di un prezzo, a eseguire, a favore dell'altra (somministrato), prestazioni periodiche o continuative di cose o servizi.
Ci può essere somministrazione d'uso, per cui le cose fornite vanno restituite al termine dell'utilizzo, o somministrazione di consumo, per cui le cose fornite passano di proprietà del somministrato.
La fattispecie che ci occupa ha ad oggetto un contratto a prestazioni corrispettive e, dunque, secondo quanto stabilito dall’art. 1453 del Codice Civile in caso di inadempimento di una parte l’altra può a sua scelta chiedere l’adempimento o la risoluzione del contratto, salvo in ogni caso, il risarcimento del danno.
In ogni caso il contratto non si può risolvere se l’inadempimento di una delle parti ha scarsa importanza, avuto riguardo all’interesse dell’altra.
Un esempio di scarsa importanza può essere la chiusura non programmata della domenica mattina non di certo la cessazione delle attività in maniera integrale.

Vorrei, inoltre, precisare che l’automatismo per cui l’ abbonamento di cui sei titolare dovrà passare alla nuova gestione della palestra, non è previsto dalla legge ed è fuori da ogni logica giuridica.

Infatti, avendo sottoscritto un contratto con la gestione A. Se A cede il contratto a B, o meglio se A vuole cedere il contratto a B; DEVE AVERE IL TUO CONSENSO!


Infatti, ai sensi degli articoli 1406 e 1407 del codice civile, in materia di cessione del contratto, occorre il consenso del ceduto  per la cessione del contratto, ossia dell'abbonamento alla palestra.


Art. 1406 del codice civile. Nozione.

Ciascuna parte può sostituire a sé un terzo nei rapporti derivanti da un contratto con prestazioni corrispettive, se queste non sono state ancora eseguite, purché l'altra parte vi consenta.


Art. 1407 del codice civile. Forma.

Se una parte ha consentito preventivamente che l'altra sostituisca a sé un terzo nei rapporti derivanti dal contratto, la sostituzione è efficace nei suoi confronti dal momento in cui le è stata notificata o in cui essa l'ha accettata.

Tanto premesso, ci sono tutti i presupposti per risolvere il contratto e chiedere il rimborso della somma di competenza, dal momento della risoluzione dell'abbonamento, alla sua scadenza, nonché il risarcimento del danno.



VADEMECUM ESSENZIALE
In genere le palestre offrono abbonamenti mensili, trimestrali e annuali. Le singole entrate sono normalmente poco convenienti.
Chiedete se per l'abbonamento annuale o trimestrale è prevista la possibilità di sospendere la frequenza per un determinato periodo.
Solitamente il pagamento degli abbonamenti mensili, trimestrali ed annuali avviene in un'unica soluzione (poche palestre adottano il pagamento rateale per la quota annuale appoggiandosi d una finanziaria).

Altra spesa che vi sará richiesta al momento dell'iscrizione è quella relativa alla tassa annuale, il cui importo varia dai 20 ai 40 euro. Normalmente tale voce di spesa è comprensiva di un´assicurazione infortuni; è sempre bene peró chiederne conferma.

Di solito tra le clausole del contratto di iscrizione non è prevista la possibilitá di recesso e pertanto il vostro obbligo di pagamento sussiste anche nel caso in cui, per cause sopravvenute, non potete piú frequentate la palestra. L'estinzione dell'obbligazione sarà possibile solo se la causa impeditiva non vi è imputabile (p. es. rottura di una gamba, gravidanza, operazioni mediche ecc.)

Inoltre, alcune palestre offrono contratti annuali, che devono essere disdetti per iscritto alcuni mesi prima della scadenza, altrimenti si rinnovano tacitamente per un altro anno. Prestate attenzione!!!

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